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Referendum Codice Deontologico 2023

Referendum Codice Deontologico 2023

Dal 21 al 25 settembre si terrà il referendum online per approvare o respingere modifiche al Codice Deontologico.

La votazione avverrà esclusivamente in modalità online accedendo all’area riservata del sito del CNOP con SPID o CIE.

Nuove disposizioni in materia di psicologia scolastica

Nuove disposizioni in materia di psicologia scolastica

In data 3 agosto 2023 è stata approvata la LEGGE REGIONALE "Nuove disposizioni in materia di psicologia scolastica".

Siamo orgogliosi di comunicare che il Consiglio Regionale ha recepito tutti gli emendamenti proposti in audizione il 28 luglio dall'Ordine delle psicologhe e degli psicologi Abruzzesi. L'Ordine è stato attivamente coinvolto e ha seguito l'intero iter che ha portato all'approvazione della legge.

Immaginare i disturbi del carattere

Immaginare i disturbi del carattere

PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “TRE CARATTERI. NARCISISTA, BORDERLINE, MANIACO-DEPRESSIVO” di Christopher Bollas

L’opera, di recente pubblicazione, che presentiamo oggi è un testo breve ma denso di contenuti basato su alcune conferenze cliniche di Christopher Bollas, tenutesi tra il 1991 e il 2010, che avevano come oggetto il lavoro sui disturbi del carattere.

Il materiale proposto può essere affrontato sia come un compendio divulgativo (in quanto scorrevole) che come un manuale che semina spunti da approfondire con ripetute letture.

Christopher Bollas si concentra, come suggerisce il titolo, sui caratteri narcisista, borderline e maniaco-depressivo (decidendo in questo ultimo caso di mantenere la terminologia che ha preceduto il concetto di “bipolarismo”) per tracciarne dei contorni, che non pretendono di essere esaustivi, bensì utili a comprendere come in ciascun disturbo del carattere vi sia una “intelligenza” ricorrente; una volta svelata, si può lavorare con pazienza affinché non sacrifichi più né il Sé né le relazioni.

La violenza di genere: l’approccio clinico

La violenza di genere: l’approccio clinico

L’approccio alla violenza di genere deve essere politico, culturale e clinico ed è auspicabile che le persone che se ne occupano nei diversi ambiti collaborino tra loro.

Da un punto di vista politico/culturale l’uomo che agisce violenza su una donna deve essere ritenuto sempre colpevole. Da un punto di vista clinico è bene che entrambi, vittima e aggressore, facciano separatamente un percorso psicoterapeutico perché la violenza agita e subita incide profondamente sulla psiche. Spesso, però, questi due ambiti sono però stati confusi e per questo sentiamo molte persone dire che “per esserci un uomo maltrattante ci deve essere una donna che si fa maltrattare” cadendo così nell’errore di mettere le due persone, vittima e aggressore, sullo stesso piano e dimenticando che invece il maltrattante compie un reato e quindi va punito dalla Legge. Un reato, inoltre, che spesso deriva dal fatto che la donna si rifiuta di comportarsi secondo le aspettative che l’uomo ha su quella donna mettendo le due persone sullo stesso piano. Non è così perché il maltrattante compie un reato e quindi va punito dalla legge. Ricordiamo ancora una volta che la parola femminicidio non indica il sesso della persona morta ma il motivo per cui è stata uccisa. Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si sono rifiutate di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne.

Ciclo della violenza e diffrenza tra conflitto e violenza

Ciclo della violenza e diffrenza tra conflitto e violenza

I meccanismi della violenza si celano spesso dietro comportamenti e forme di comunicazione subdoli che non sono sempre riconoscibili se non quando si manifestano in maniera troppo violenta e pericolosa. Ma vediamo da vicino quali sono questi meccanismi evidenziando come il ciclo della violenza segua un percorso noto e che accomuna la gran parte delle storie di abuso.

Tipologie di violenza di genere

Tipologie di violenza di genere

In tema di violenza di genere esiste un documento internazionale che definisce in maniera universale, tutto quello che concerne la violenza agita nei confronti delle donne in quanto appartenenti al genere femminile. La Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne è stata adottata da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 48/104 del 20 dicembre 1993. Nel documento vi è il riconoscimento della "necessità urgente per l'applicazione universale alle donne dei diritti e dei principi in materia di uguaglianza, la sicurezza, la libertà, l'integrità e la dignità di tutti gli esseri umani". Nello specifico, tale dichiarazione definisce la violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia che si verifichi nella vita pubblica o privata”. Partendo da questa definizione di violenza si indentificano e riconoscono le diverse forme di violenza attuate contro le donne: la violenza inflitta dal partner, le pratiche culturali e tradizionali con conseguenze dannose, tra cui la mutilazione e il taglio genitale femminile, l’infanticidio femminile e la selezione sessuale prenatale, il matrimonio precoce, il matrimonio forzato, le violenze legate alla dote, i crimini contro le donne commessi per “onore”, il maltrattamento delle vedove, il femminicidio, la violenza fisica, la violenza sessuale da parte di non partner, le molestie sessuali e le violenze nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni educative e nello sport; la tratta di donne.

La violenza di genere: l’approccio culturale e politico

La violenza di genere: l’approccio culturale e politico

La violenza di genere è una violazione dei diritti umani fondamentali compiuta ai danni di persone in base alla loro appartenenza di genere, cioè in base alle caratteristiche sociali assegnate a uomini e donne su base culturale, religiosa, etnica, sociale. Mentre il sesso è determinato biologicamente, queste caratteristiche sociali variano in ogni società e si modificano nel tempo strutturando relazioni di potere tra le persone. Non si tratta quindi di caratteristiche innate ma si apprendono con la socializzazione.

Note per una piacevole sopravvivenza

Note per una piacevole sopravvivenza

PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “COME SOPRAVVIVERE DA PSICOTERAPEUTA.” di Nina Coltart

L’opera che presentiamo oggi è di Nina Coltart, psicoterapeuta e saggista britannica, psicoanalista appartenente al Middle Group; un testo che ha visto la luce per la prima volta nel 1993, recentemente ristampato per Mimesis Edizioni (2022).

Possiamo annoverarlo in quel genere di pubblicazioni di cui – nell’ambito della psicologia e della psicoterapia – si sente ogni tanto il bisogno. Tra la formazione pratica e il costante aggiornamento delle nostre conoscenze, animati collettivamente da uno sforzo sempre più evidente di apparire scientificamente adeguati e muniti di dispositivi oggettivi, non dovremmo mai trascurare di lucidare il vero “strumento” attraverso cui lavoriamo: noi stessi. Sebbene ci rifacciamo a specifici manuali, lenti teoriche, tecniche o metodi di conduzione, chi maneggia tutto questo sapere resta sempre la soggettività del professionista, con la sua umanità. Questo libro ci ricorda che preoccuparci della nostra “sopravvivenza” e salute a tutto tondo è importante per adempiere ai propositi che ci poniamo.

L’accezione con cui l’autrice utilizza questo termine, “sopravvivere”, è pertanto specifica: a dispetto dell’uso che ne facciamo di solito, cioè intendendolo come l’agire di chi per lo più stenta a vivere o di chi vive in condizioni limite, la Coltart crede che “sia legittimo servirsi dell’idea di sopravvivenza per esprimere un concetto più allegro, quello di un’esperienza positiva composta in gran parte di gioia e creatività” (p.21, nel testo).

BVSCO-3 - La tua nuova consulenza gratuita

 BVSCO-3 - La tua nuova consulenza gratuita

Cosa prevede la nostra nuova consulenza sull'MMPI?

Come ben sai, la BVSCO-3 è la Batteria per la Valutazione clinica della Scrittura e della Competenza Ortografica. Cesare Cornoldi ha condiviso gli elementi che rendono la batteria BVSCO-3 il test più utilizzato per la valutazione della competenza ortografica nella fase di apprendimento scolastico.

Per facilitare la comprensione della batteria BVSCO-3, in Giunti Psychometrics mettiamo a disposizione gratuitamente la nostra consulenza specifica.

Tenere a mente il mondo

Tenere a mente il mondo

PRESENTAZIONE DEL LIBRO: “Mindscapes. Psiche nel paesaggio.” di Vittorio Lingiardi

In questa opera Vittorio Lingiardi ci propone una passeggiata tra paesaggi concreti e letterari aventi il potere di descrivere e rappresentare non solo degli “stati d’animo” umani, ma vere e proprie geografie interiori. Innanzitutto, parte dal presupposto che gli “ambienti non umani” (espressione che riprende da Searles) presenti nella vita di tutti i giorni, nell’abitare come nel viaggiare, nei ricordi, nei sogni, nelle fantasie, nell’arte, hanno anch’essi significati psicologici importanti per l’esistenza degli individui.

Il paesaggio, in questo testo, è approcciato come creatore e disvelatore della nostra identità, e posto a cavallo tra mondo interno dell’osservatore e mondo esterno naturale/artificiale; le geografie dei luoghi ci colpiscono e ci trattengono presso di loro in quanto riverberano di immagini, ricordi, fantasie e oggetti interni proiettati, ma hanno una loro identità che trascende la nostra e che ci spalanca, per così dire, verso quanto è impersonale.

Il paesaggio è quindi “una scoperta, un’invenzione e un ritrovamento.” (p.17 del testo)

Ordine degli Psicologi della regione Abruzzo

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